Progetti di interazione fisica
Corsi contro la violenza, il bullismo e il cyber bullismo sono attivi dal 2009 nelle scuole che hanno voluto seguire la specifica direttiva del ministero. Ogni anno numerose scuole di Albano Laziale e paesi limitrofi progettano insieme all’associazione percorsi condivisi all’interno delle palestre scolastiche e nella nostra struttura per la creazione di momenti di dialogo e confronti tra gli alunni attraverso attività di team building, interazione fisica e l’apprendimento di alcuni principi cardine delle arti marziali che permettono una migliore coesione nelle classi, favoriscono la lotta all’emarginazione sociale e la creazione di efficaci strumenti interni agli stessi Istituti Scolastici.
Dalla sua nascita, nel 2007, ha tenuto nelle scuole dei Castelli Romani corsi contro la violenza ed il bullismo, anticipando e recependo in pieno le direttive ministeriali.
I progetti nelle scuole dei Castelli Romani con corsi di Judo, lotta al bullismo ed interazione fisica presentati dal Dojo Zen di Albano ci hanno permesso di sviluppare, negli ultimi 5 anni, un programma di lezioni della nostra arte marziale mirato ai ragazzi della “generazione internet”, come amano definirsi, o più precisamente, come li indicano gli educatori, dipendenti da computer e telefonini.
Obiettivi dei progetti nelle scuole: Scopo della nostra attività nelle scuole è quello di formare nei bambini e ragazzi, attraverso una particolare attività fisica e mentale basata sulla filosofia e la profonda conoscenza delle Arti Marziali, una nuova coscienza del sé al fine di evitare gli eccessi spesso legati allo sviluppo di personalità troppo remissive o eccessivamente prepotenti, rinforzando negli uni l’autostima e negli altri il senso delle regole e del rispetto delle persone e dell’ambiente che ci circonda.
La funzione EDUCATIVA E FORMATIVA è nella natura propria del DOJO, e le attività proposte non seguono la promozione delle sole attività sportive ed agonistiche.
La nostra associazione, e le varie attività svolte negli anni lo comprovano, è impegnata non solo in tutte le forme di LOTTA AL BULLISMO ED A TUTTE LE FORME DI VIOLENZA, ma anche nella formazione, ad esempio, del gruppo di lavoro (campi di Team Building) come risposta all’isolamento che spesso si viene a creare, maggiormente negli istituti superiori con la premiazione solo dei primi della classe, a scapito del rendimento di allievi ugualmente meritori ed impegnati, che risentono magari di esperienze negative in ambito sociale o familiare.
Nelle lezioni con allievi delle primarie si utilizzano moltissime tecniche proprie del Judo, che per sua natura, completezza e caratteristiche è universalmente riconosciuto come il più adatto ai piccoli praticanti.
Il Judo è un arte Marziale giapponese, codificata dal Maestro Jigoro Kano nel 1882 come un evoluzione delle antiche arti giapponesi di Lotta e combattimento chiamate Jujutsu. Nell’instabile periodo in cui versava il Giappone, egli cercò di codificare un Arte che non fosse solo una disciplina marziale, ma soprattutto una forma di educazione del Corpo e dello Spirito seguendo i due principi fondamentali: “Crescere insieme agli altri secondo il miglior uso dell’energia“.
Quest’Arte venne chiamata JUDO, il cui significato è “Via della Cedevolezza” , perché insegna che il modo migliore per contrastare una forza non è quello di opporvisi, ma quello di cedere per utilizzarla a proprio vantaggio.
Nelle lezioni al DOJO usiamo spesso la frase “avere la giusta reazione”. Le tecniche del Judo hanno l’obbiettivo di sbilanciare l’avversario e farlo cadere sul tatami, dove ha inizio la parte più appezzata dai piccoli, la lotta a terra. Per fare ciò ci si avvale di 40 tecniche suddivise in 5 classi in base alla difficoltà di esecuzione e al tipo della caduta.
Il fondatore M° Kano, infatti, riteneva che le caratteristiche che un Judoka deve Coltivare sono:
- Educazione
- Coraggio
- Sincerità
- Onore
- Modestia
- Rispetto
- Controllo di sé
- Amicizia
Questa filosofia di base viene naturalmente integrata con l’attività fisica del Judo, che attraverso giochi propedeutici e attività psicomotorie, allena nei bambini il controllo degli schemi psicomotori di base (correre, strisciare, arrampicarsi, rotolare) e quelli complessi. Una parte importante del programma didattico è incentrato sull’apprendimento dell’equilibrio e del modo giusto di cadere senza farsi male. Allo stesso modo vengono sviluppati carattere e determinazione, rispetto dell’avversario, del Maestro e delle Regole. Questi Valori sono pertanto riconosciuti dai Pediatri e dagli psicologi infantili come un eccezionale metodo di formazione del carattere, adatto a contrastare fenomeni di BULLISMO e di DISAGIO GIOVANILE, così come il sistema Judo è riconosciuto come un efficace metodo di trattamento di bambini IPO o IPERCINETICI e con problemi di SOCIALIZZAZIONE o INTEGRAZIONE.